22 novembre 2006

altra anteprima - pagg. 120-123


SOMMARIO

Eviterò qualsiasi tentazione di impartire mini corsi di disegno applicato ai fumetti. Non sarà questa la tecnica che c’interessa. Prima di tutto non saprei nemmeno da che parte iniziare. Dai punti? Dalle aste? Inoltre, sono talmente tanti i mostri, da Burne Hogarth a Will Eisner, che hanno provato a spiegarci come noi dobbiamo disegnare le loro Mani, i loro Torsi, le loro Luci, che non mi ci proverò proprio. Considero anzi come assodato che sappiate meglio di me quel che intendo quando dico mano, testa, calcagno, gonna svolazzante, donna nuda al telefono mentre galoppa su un unicorno fra le nubi, astronavi in fiamme, stupore, rabbia. Tanto, chi non sa disegnare non sa pensare per immagini, e perciò non può raccontare un bel niente a nessuno.

TECNICA

Tavoli, occhi, schiena.

– Dieta, e altro.

– Carta amica e nemica.

– Squadratura del foglio e del cervello.

SCENEGGIATURA

Esattamente come nel cinema, l’anima del fumetto è la Sceneggiatura. Un disegno bello, evocativo, affatturante, quando c’è, è pur sempre guarnizione. É la Mano, ne è il prodotto. Ma la Sceneggiatura è il Cervello, signori, e senza Cervello la Mano da sola può solo masturbarla, la carta. Un fumetto mentecatto, scritto male ma Disegnato Bene, vale molto meno di un fumetto scritto bene e disegnato male. Un fumetto scritto bene non lo mettete via finché non l’avete finito. Un fumetto cretino non vi ha dato nulla, e lo dimenticate immediatamente. I fumetti italiani si dimenticano.


DODECALOGO DELLA SCENEGGIATURA

Decaloghi e dodecaloghi in genere non vanno spiegati, poiché parlano da soli, specie quando la loro vociona rotola giù da una Montagna o proviene da un roveto ardente. Vi userete anzi il santo favore di considerarmi una specie di paterno Vulcano in Fiamme. In quanto tale nemmeno Io farò eccezione, e tacerò solenne sui singoli punti: basterà che li si legga, qui giù, e appariranno d’un subito nel loro abbacinante vero.

Ad ogni modo mi riservo il diritto di ritornare su alcuni specifici argomenti, se mi andrà. Voi intanto fateli vostri sin da ora, tatuateveli nell’interno coscia o nel padiglione delle orecchie, o nel palato. Male non fa, se il tatuatore è bravo e si lava.

Vietati i caubois italiani, tutto il resto vien da sé.

Che cosa dire, a chi e perché.

Come dirglielo.

Vietato sbrodolare, ma a volte si può.

Vietato annoiare.

Vietato fare i furbi.

Vietato ridire, sforzarsi un altro po’.

L’Editore come Primo Lettore Pagante.

Solo pugni? Solo tette?

Solo aerografo? Solo computer?

Margherite e letame: come imparare dagli errori e dagli orrori degli altri.

Il Buon Gusto, che cos’è?

Alcuni dei suesposti punti programmatici, specie quelli con la parola Vietato, andrebbero inclusi in un ideale Catalogo delle qualità da possedere se si vuole parlare dalla Montagna.

Ma ora basta.

Potete essere Amici di Me !

Venerdì mattina, al canto del Gallo Cedrone,
nel Salone delle Udienze Con Rosa dei Venti sul Soffitto presenterò un mio nuovo opuscolo, dal titolo

Possiamo essere amici dell’Unto FS ?

nel quale metto in conveniente risalto l’importanza di
coltivare una calorosa ed amorevole relazione con Me,
identica a quella che un Bimbo Obbediente e Zitto deve avere per forza col Padre Suo Soccorrevole e Saponettico,
sia immediatamente lode a

Egli
.

In molte parti del mondo c’è grandissimo bisogno di
istruzione scozzarica semplificata, e quest’opuscolo soddisferà tale esigenza. Si rivelerà una proficua benedizione per chi ha un’istruzione limitata, o non sa leggere bene.
I Digiuni ne saranno elettrizzati, e potranno riconoscere,
dopo qualche ora di facile studio, i falsi profeti.
I Ferrati ne saranno uptodateds, ed arriveranno alla

medesima rivelazione in circa tre unti minuti.


6 commenti:

@lberto ha detto...

vabbe' ecco un'ultima anteprima... grazie Maestro

due suggestions:

- diamoci sotto dobbiamo battere Zidane ;)

- fatti un giro in quel meraviglioso agriturismo dove fui tuo ospite (spaghetti al ragù di cinghiale)... sta volta porta Vittoria e Giulietto, e festeggia!!! Ieri anche Rapi fu insonne, mappoi SI, un pavido cadde, e dei Gini chissenefrega!!!

admin ha detto...

??

@lberto ha detto...

che? ZIDANE? è il tuo amico francofilo

l'agriturismo? è quello lungo la strada che da casa TUA va a Villa (alla fine del rettilineo - prima della curva...)

o no? che ho detto? Gino? so stanco?

@lberto ha detto...

Foto by Massimo Giacon

admin ha detto...

Ponchione,
sicome è impossibilo entrare in comunicja con te che sei scemo e non metti il tuo email address da nessuna parte, me lo daresti al trecinni@libero.it?

Anonimo ha detto...

sarebbe Igort, quello che si firma Bananos?