23 dicembre 2006

La Pietra dello Scandalo


Diavoless Oblige?

Quest'innocente Creatura, solo perchè ha le parti basse che evocano troppo precisamente Colui, mi ha fatto sgridare. Lo chiedo a voi: chi ha ragione? Io, che tendo ad impipparmi un pochino troppo dei briefings (sintomo di scemità?), o il Danaroso Committente, che in nome della Sacra Vendibilità non vuol rischiare nemmeno una risata?
Per ora ho perso io, dio bonino... Ci casco sempre.

4 commenti:

Marco Moretti ha detto...

Caro Scòzzari,
due robe: 1. il diavolo ha le zinne; 2. non mi piace perché non è abbastanza apoliptico.
Il Diavolo è una carta definitiva, a pescarla ti rovescia la presa più promettente: deve farti paura, non ricordarti un travesta con l'epatite!
Credo che questo tuo non abbia la forza degli altri tarocchi (il Matto, la Ruota, il Papa su tutti) nè la grandiosità epica espressa da un'opera di sublime emozionante bellezza quale è Smadonnaro.

Flìp La Folì ha detto...

Caro Marco,
potrei pure essere d'accordo, ma c'è un ma: il diavolo come lo vorresti tu renderebbe ancor più invendibile l'intero mazzo, ed io sarei sfanculato come il più inaffidabile degli artigiani. Già così... Figurati poi se mi fossi concesso le vette/bassezze dello smadonnaro. Facciamo una cosa: se sei in fondi, io mi scateno a quei livelli, tu ti fai una collezioncina di originali a tema che neanche il P.Getty Museum, e l'originario Committente, pure lui collezionista forsennato, rimarrebbe con la bava sul mento. Eh? Ci stai? Oppure si può fare un'altra cosa ancora: dettami tu via email la regia/sceneggiatura degli Arcani rimasti...Vediamo di che cosa sei capace, e che cosa salta fuori.

Unknown ha detto...

Sì Scòzzari, hai ragione. Mi sono spiegato male io, è chiaro che Smadonnaro ha una carica eversiva che qui in periferia ti blindano e buttano la chiave. Intendevo piuttosto dire che il tarocco tuo a parer mio è un po' eunuco, appunto perché camminando s'un terreno minato c'è d'andarci cauti. E questo gli lava via l'inquietudine dolcissima che hanno gli altri. Dunque, è possibile levare la pelle all'anima anche solo sfiorando Colui, più sottilmente dico, senza prodursi in monellerie?
Io per me provo a pensarci su. Ti scrivo, confidando in un po' d'indulgenza tua per i brocchi.
Buon Natale, per intanto.

Flìp La Folì ha detto...

A Marco:
Levar la pelle all'anima... interessante proposizione, che ti scippo all'istante e faccio mia. Prima o poi te la ritroverai da qualche parte, firmata da Me, arf.
Argomento monellerie. Hai beccato il punto. Secondo me con quest'immaginetta sacra ho infilato due piccioni: parlar di Colui E parlar di Coluazzo, che peraltro m'è piaciuto di rivestire con panni decisi da me, e non da una storia dell'Arte e dell'immaginario zeppa di zoccoli, risate cattive, tentazioni di/da cornuti. Le cornine che gli ho appiccicato nella chevelure sono un'indebita concessione al già detto e già fatto, dalla quale mi sono emendato cavandogli il naso e mettendogli zippe pelose. Nessuna di queste stupidaggini la bollo come monelleria: se l'avessi fatto vedere, che so, mentre s'ingroppa una suora, quella sì sarebbe stata una monelleria (anzi, una telefonatissima stronzata).
Infine, per soddisfare il diabolico che è in me, noto che hai scelto la meno dispendiosa fra le soluzioni che proponevo. Brutto che non sei altro. Che tipossano crescere zize pelose dappertutto.